Regolamento Concorsi Pubblici 2023 e digitalizzazione della PA

Irene Cassanmagnago
Irene Cassanmagnago
Digital Marketing Specialist

Il 14 Luglio 2023 entrerà in vigore in Italia il nuovo Regolamento Concorsi Pubblici, uno dei tasselli fondamentali della Riforma Concorsi Pubblici 2023. Il nuovo regolamento contiene diverse novità mirate a ottimizzare e accelerare i processi di assunzione nelle Pubbliche Amministrazioni. Tra queste novità ha spazio anche una serie di provvedimenti volti a promuovere la digitalizzazione dei processi di accesso alla PA. Si aprono infatti innumerevoli possibilità per l’attivazione di processi di trasformazione digitale volti ad agevolare sia le candidature sia i processi di selezione e di valutazione dei candidati attivati dalla PA. Di seguito tutti i dettagli.

Gli obiettivi del nuovo Regolamento Concorsi Pubblici 2023

La Riforma dei Concorsi Pubblici 2023 (ufficializzata con la pubblicazione del DPR n.82 nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29 Giugno 2023) prevede l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Concorsi Pubblici il 14 Luglio 2023, 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il suo scopo principale è quello di portare maggiore efficienza nei processi di assunzione della PA, e così facendo di aumentare l’attrattività dei posti di lavoro nella PA per i potenziali candidati. Questa spinta all’efficientamento e alla digitalizzazione è dovuta non solo al calo dei candidati registrato nel corso degli ultimi anni, ma anche alla necessità di dare una risposta alle direttive del PNRR.

Al fine di verificare il raggiungimento di questi obiettivi ogni anno verrà svolto un monitoraggio attraverso il portale InPA. Tra gli indicatori più importanti che saranno oggetto di analisi da parte del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ci saranno la riduzione delle tempistiche dei processi di selezione e la digitalizzazione delle procedure concorsuali. In tal modo nel corso degli anni potranno essere apportate ulteriori modifiche, se necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Tutte le novità incluse nel nuovo Regolamento

I concorsi pubblici attivati dal 14 luglio in avanti dovranno essere orientati alla massima partecipazione ed equità. Ciò significa che si prenderanno misure per favorire l’imparzialità, l’efficienza e la velocità di tutte le procedure. Nel dettaglio questo comporterà:

  • l’utilizzo del portale InPA come unica piattaforma per l’invio delle candidature e per la pubblicazione del calendario delle prove;
  • l’accesso ai concorsi pubblici anche per persone con status di rifugiato o in possesso di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo;
  • l’eliminazione del limite di età per gli impieghi pubblici;
  • la velocizzazione dei tempi veloce di selezione, che dovranno avere una durata massima di sei mesi;
  • l’assicurazione della parità di genere nei bandi;
  • l’adozione di misure per agevolare i candidati con disturbi di apprendimento (DSA), le candidate in stato di gravidanza e quelle in allattamento;
  • l’inserimento di riserve nei bandi a favore dei figli di medici, infermieri e operatori sociosanitari deceduti per Covid;
  • l’allungamento della validità delle graduatorie finali dei concorsi da 18 mesi a 24 mesi.

Una spinta alla digitalizzazione grazie al Portale InPA


Una delle novità più importanti riguarda il fatto che dal 14 Luglio sarà possibile accedere ai concorsi pubblici esclusivamente tramite il portale di reclutamento InPA, che andrà considerato l’unico strumento per l’accesso ai concorsi delle Amministrazioni Pubbliche Centrali come Ministeri, Agenzie fiscali, enti locali, ASL, Università e enti di ricerca.

Regioni ed enti locali avranno a disposizione un’area riservata personale per:

  • pubblicare bandi di concorso a tempo determinato e indeterminato, avvisi per la mobilità dei dipendenti pubblici e avvisi di selezione per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo;
  • ricevere e monitorare le candidature;
  • generare report e statistiche;
  • cercare e conservare i CV dei candidati;
  • pubblicare le graduatorie finali;
  • ricercare professionisti per incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo;
  • pubblicare l’avviso selettivo per individuare i componenti degli Organismi indipendenti di valutazione;
  • inviare comunicazioni agli utenti.

Seguendo il modello di LinkedIn, gli utenti potranno inserire i propri dati anagrafici, titoli di studio ed esperienze professionali. Oltre a candidarsi per i bandi aperti, potranno anche pagare le tasse dei concorsi con PagoPA e verificare l’esito delle prove dei concorsi pubblici. 

Le opportunità di trasformazione digitale non si fermano qui

Grazie all’entrata in vigore del Regolamento non sarà solo agevolata la velocità e l’efficienza dei processi di reclutamento della PA, ma verrà anche data un’importante spinta all’avvio di procedure mirate alla trasformazione digitale nell’ambito delle selezioni di personale per il settore pubblico. L’attivazione di un unico portale da utilizzare come punto di riferimento sia per gli enti pubblici sia per i candidati e l'attivazione al suo interno di una serie di funzionalità volte alla facilitazione delle candidature pone infatti le basi per l’avvio di ulteriori processi di miglioramento dell’intera procedura di reclutamento. Sono moltissime, per esempio, le possibilità legate alle attività di analisi e selezione dei candidati, di Talent Management, di Upskilling e Reskilling in ottica di rinnovato accesso all'impiego e così via.

In particolare l'utilizzo di strumenti innovativi non solo per la raccolta delle candidature, ma anche per la loro analisi, sarebbe un supporto importante per rispondere all’obiettivo di velocizzazione dei processi e a quello di trasparenza e democratizzazione dell’accesso agli impieghi pubblici. È dunque facile immaginare che, una volta poste le basi per il corretto funzionamento della piattaforma nella fase di candidatura grazie alle novità recentemente annunciate, la prossima area di ottimizzazione potrebbe essere proprio quella dell’analisi dei candidati

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